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Ad ogni materia il suo ambiente

Piano Scuola 4.0 - Azione 1 - Next generation class - Ambienti di apprendimento innovativi

L’epoca moderna, con le sue straordinarie opportunità e, allo stesso tempo, enormi contraddizioni, ha modificato i percorsi canonici della conoscenza e dei consequenziali processi di sviluppo delle competenze. La multi-direzionalità della provenienza delle informazioni e la paradossale aumentata multi-sensorialità virtuale introdotta dalla tecnologia a scapito dell’esperienza reale hanno inciso sensibilmente sui processi cognitivi privandoli dell’esclusivo supporto creativo del discente che consentiva la produzione fantastica e necessaria dell’ambiente in cui la singola disciplina, dai concetti fondamentali alle implicazioni pratiche, trovava il suo personalissimo e irripetibile stato d’essere. Il contesto sociale fortemente condizionato da un abnorme flusso di informazioni, veicolate in forme eteree, prive di corporeità e perciò spesso assimilate superficialmente, ha prodotto nelle giovani generazioni un diffuso impoverimento della creatività, arrivando perfino a omologarla. I giovani stentano a decodificare e catalogare le informazioni che li investono per cui l’informazione viene sovente declassata a dato privandola di nessi e di significato: un coacervo di conoscenze che tendono a dissolversi nel tempo. In questo contesto urge promuovere la ricostruzione delle categorie mentali che consentano di classificare le informazioni mettendole al giusto posto per favorire la creazione delle interconnessioni logiche e consolidare quindi gli apprendimenti. La base di partenza per tale processo è la realtà, fatta di strutture e persone: “Ad ogni materia il suo ambiente” è la nostra proposta che parte proprio dalle strutture fisiche trasformandole in ambienti definiti e ben individuabili che “mettano ordine” e assegnino ad ogni disciplina un volto inequivocabile. È un progetto che necessita di un adeguato accompagnamento didattico che prevede percorsi educativi innovativi in cui la tecnologia digitale viene utilizzata in modo attivo e non subita passivamente dai discenti. Il progetto è la “base fisica”, l’ambiente, indispensabile per promuovere e attuare una didattica nuova in cui la relazione fra docenti e discenti assume un nuovo status dove la comunicazione è chiara, lineare, definita e con un linguaggio ancor più vicino al mondo delle giovani generazioni. E soprattutto dove gli studenti e le studentesse possono ritrovare il piacere e il desiderio di apprendere.